Aprire una trattoria di cucina vegana a soli 7 chilometri da Varzi, patria del salame? Sembra un'impresa provocatoria, ma è proprio quello che hanno fatto Silvia e Davide, una coppia che ha deciso di lasciare Milano per dare vita ad un progetto non convenzionale. Oggi La Cena di Pitagora è un ristorante vegano con locanda immerso nella tranquillità di San Ponzo Semola, piccolo paese incastonato tra boschi e colline in provincia di Pavia, dove il salame è da sempre re. Questo piccolo angolo, però, è riuscito a conquistare un pubblico sempre più vasto, attirando clienti italiani e stranieri, e dimostrando che anche nel cuore della tradizione è possibile innovare.

I proprietari de La Cena di Pitagora Silvia e Davide

La storia di Silvia e Davide.

Silvia, originaria di Pavia, e Davide, di Milano, hanno sempre sognato di lasciare la città per abbracciare una vita più semplice a contatto con la natura. Prima di dedicarsi al restauro, Davide faceva il tassista e Silvia lavorava come assistente d'artista. Spinti dalla voglia di cambiare, nel 2013 trasformano quel sogno in realtà, acquistando un bellissimo casale degli inizi del '900 e aprendo l'associazione culturale La Cena di Pitagora a San Ponzo. Un luogo che già conoscevano, dove scappavano ogni volta che ne avevano la possibilità, e che poi è diventato la loro casa quando hanno finalmente lasciato il lavoro precedente. Organizzavano eventi, workshop e convegni, mentre nei fine settimana cucinavano menù vegani per i soci. Con il passare del tempo la cucina è diventata la loro attività principale e nel 2019 si sono trasformati in un vero e proprio ristorante per il fine settimana con due sale, offrendo un'esperienza di locanda completa.

Il cortile della Cena di Pitagora

La Cena di Pitagora: il progetto e la filosofia

Per Silvia e Davide la cucina vegana non è solo una scelta di vita etica, ma anche una continua fonte di ispirazione e sperimentazione. Diventati vegani più di 13 anni fa, quando questa dieta era ancora poco conosciuta in Italia, hanno dovuto educarsi leggendo libri e materiali provenienti dall'estero, soprattutto dagli Stati Uniti. Silvia, la cuoca, ha una grande passione per le fermentazioni. “Per noi è una tecnica molto importante, che ci aiuta ad ampliare la gamma dei sapori e a crearne di più complessi.” Tra i suoi ultimi esperimenti c'è il kechek, bulgur fermentato che diventa una sorta di formaggio. D'estate i 25 posti a sedere vengono spostati all'aperto, nel patio fiorito con pergolato circondato da erbe aromatiche, mentre d'inverno gli ospiti si riuniscono nella sala interna ricavata da un'antica stalla e riscaldata da una stufa a legna, creando un'atmosfera intima e raccolta.

Un piatto della Cena di Pitagora

Cosa si mangia a La Cena di Pitagora?

La Cena Pitagorica propone un esclusivo menù degustazione vegano di 4 portate a 32€ che cambia ogni mese. Comprende antipasto, primo, secondo, dolce, pane pitagorico, coperto e caffè preparato con la moka. Una scelta coraggiosa, soprattutto «considerando che siamo a soli 7 km da Varzi, patria del salame per eccellenza. All'inizio tutti pensavano che fossimo pazzi», racconta Silvia, «ma con il passare degli anni siamo andati via facendolo conoscere». e apprezzata, tanto che oggi abbiamo sempre una lista d'attesa.” La sua cucina è tutta fatta in casa: pane, pasta, dadi, legumi fermentati, dolci, tutto preparato da Silvia con cura e passione.

Alcuni piatti de La Cena di Pitagora

Niente prodotti trasformati, niente insaccati vegetali o surrogati industriali, solo ingredienti genuini, freschi e locali. “Facciamo una cucina che piace a tutti, anche a chi non segue una dieta vegana”. Piatti come lasagne e risotti fatti in casa attirano una clientela mista, composta sia da vegani che vegetariani e onnivori curiosi di scoprire nuove sfumature di sapore. Il menu “soft” di ottobre prevede: Zuppa di Carote mediorientale con Porri al Forno e Crackers Za'atar, Lasagne al Forno con Ragù di Lenticchie, Olio alla Salvia e Besciamella di Zucca, Cheesecake Salata con le nostre Marinate di Ricotta di Mandorle e Verdure e per finire Crumble di Mele.

L'azienda agricola La Cena di Pitagora

Attenzione al territorio

La Cena Pitagorica si distingue anche per l’attenzione alla sostenibilità e al territorio. Sebbene abbiano il proprio orto, non riescono a coprire tutta la produzione del ristorante, quindi acquistano quanto più possibile da aziende locali. Patate, farine biologiche macinate a pietra, verdure e olio biologico sono solo alcuni dei prodotti accuratamente selezionati, privilegiando filiere corte e produttori etici. Anche la selezione dei vini è radicata nel territorio, con un menù che comprende etichette vegane e biologiche, prevalentemente della zona e del vicino Piemonte. Oltre al vino, offrono come bevande caraffe e tazze di tè bancha.

Il Cenacolo di Pitagora

Un paradiso per viaggiatori e amanti del cibo.

La locanda, con le sue due camere, è un rifugio perfetto per chi cerca una pausa dalla frenesia della città. Aperto da aprile a ottobre, accoglie ospiti italiani e stranieri, molti dei quali provenienti dal nord Europa, attratti oltre che dalla cucina anche dalla tranquillità del luogo. Qui, tra boschi e campi, potrete gustare una ricca e variegata colazione vegana con torte, pancake, focacce e macedonie preparate ogni mattina da Silvia e Davide.

Il Giardino della Cena di Pitagora

Dopo più di dieci anni di attività, Silvia e Davide guardano con soddisfazione ai risultati ottenuti, ma non smettono mai di studiare e di migliorare. Pur non avendo in mente grandi espansioni, sono sempre alla ricerca di nuove idee per arricchire l'offerta del ristorante, soprattutto nel campo della fermentazione. “La cucina vegana è ancora tutta da scoprire”, dice Silvia, “e a noi piace dimostrare che non annoia affatto, ma può sorprendere e deliziare chiunque”.

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