“Omicidio.” Il motivo dell'ordine di cattura è scritto a lettere maiuscole sulla scheda informativa spagnola di Luigi Nasato Fazio: “omicidio”. Nel documento appare una fotografia del 32enne italo-venezuelano scattata dall'Interpol (“Carabobo Investigation Base”) dopo l'arresto. Capelli e barba castani, ben curati, maglietta bianca e sopra la giacca con la scritta Interpol. Nel fascicolo sono contenuti i dati personali del presunto assassino di Vincenza Saracino, nata il 29 novembre 1992. E quelli dell'arresto, avvenuto venerdì 27 settembre in via Ruiz Pineda. La polizia lo ha catturato a casa di suo nonno a Maracay, nello stato di Aragua, nel nord del Venezuela.
Vincenza Saracino uccisa a Treviso, arrestato dopo 3 mesi il presunto omicida: Luigi Nasato Fazio era fuggito in Venezuela
L'avviso rosso
Sulla testa del presunto assassino pendeva quello che nel gergo dell'Interpol si chiama “red Notice”: un “avviso rosso” inviato alle forze di polizia di tutto il mondo per arrestare una persona sulla base di un mandato di cattura emesso da un'autorità giudiziaria di una nazione. Viene utilizzato per ricercare e arrestare persone sospettate di aver commesso crimini gravi in un altro Paese, per ottenere l'estradizione o la consegna del detenuto.
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