“La giustizia riparativa è un nuovo modo di affrontare il processo, è una buona idea e se ha successo è un'innovazione. Anche in queste cose sono un innovatore. Finalmente ho potuto dire al giudice che non sono un persecutore dopo essendo stato messo a tacere per anni Qui ho difficoltà a capire come mantenere le mie figlie. Lo ha affermato Marco Castoldi, alias Morgan, all'uscita dal tribunale di Lecco dove si è tenuta la prima udienza del processo a suo carico per le molestie nei confronti della ex compagna Angelica Schiatti.
Il cantautore, che ha sempre respinto le accuse, ha detto di avere “molta fiducia nella giustizia, sono venuto perché credo che un processo sia un momento in cui una persona equilibrata valuta, perché se fosse per i giornali sarebbe siano solo bugie, non ho nulla da nascondere – ha proseguito – non ho mai fatto nulla di fastidioso nei confronti di nessuno, se volete farmi passare per quello che sono non ci riuscirete, alla fine trionfa la virtù”. Morgan, come da lui stesso confermato, ha chiesto l'accesso alla giustizia riparativa, e la Corte deciderà il 27 settembre.
“Lo so che è sbagliato revocare – ha ripetuto -, ma è la verità, la vittima qui sono io, perseguitato, e si vede, perché dall'altra parte ci sono concerti e feste. Io sono quello che ha perso sua dignità, che non ha un lavoro, ma io non ho fatto nulla.”
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