13 settembre 2024 | 16.14
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“C'è stata molta indignazione per i fatti di Viareggio, per la reazione sproporzionata della donna che ha investito e ucciso un borseggiatore. Se oggi l'opinione pubblica non è unita dal sentimento di preoccupazione per una morte deliberatamente provocata in modo violento e Sono in molti a “giustificare” il gesto, probabilmente perché avvertono fortemente l'insufficienza di istituzioni che non possono garantire la sicurezza dei cittadini e di una politica forse troppo distratta dal gossip. Basta guardare un qualsiasi programma televisivo dedicato alla politica dibattito per rendersene conto. Che “l'attenzione è riservata esclusivamente alle controversie interne al partito o ai dettagli dei rapporti personali di un ex ministro Meritocracy Italia lo sottolinea in una nota”.
“Molti dei problemi che contribuiscono a rendere questa società più feroce restano ai margini, irrisolti. L'immigrazione selvaggia e mal gestita, la formazione di ghetti, la scarsa assistenza sanitaria, la giustizia sintetica, costosa e che non funziona, la negazione dei servizi essenziali , pressione fiscale, emarginazione sociale, tra gli altri. Ogni questione viene (falsamente) affrontata ideologicamente, prendendo di mira solo la pancia dei cittadini trattati come semplici “consumatori-elettori”, che ricevono i potenti rappresentanti delle lobby internazionali, ma non hanno tempo per dialogare con la gente comune, per comprenderne bisogni e preoccupazioni, sottraendosi irresponsabilmente al proprio ruolo e tradendo la fiducia ricevuta è molto alta, per ogni fascia di età “Il disagio dei giovani è un problema di abitabilità dello spazio stesso per tutti”.
«In questo contesto – si osserva – ci si può aspettare davvero di tutto, perché le difficoltà finiscono per essere affrontate con l'indifferenza delle proprie emozioni. Non si sa più cogliere le sfumature, la complessità delle situazioni, e si partecipa dividendo nettamente il bene e il male, alla continua ricerca di capri espiatori per la propria infelicità, di alibi per l'odio latente verso ogni tipo di rapporto sociale, l'Italia ha sempre chiesto un cambio di direzione, un atteggiamento diverso, uno sforzo comune per immaginare una società diversa. ., per ridipingere la tela bianca del nostro futuro Dobbiamo decidere POLITICAMENTE quale società abbracciare.”
“Chiudiamo le attività lavorative alle 20 e lasciamo spazio indefinito al mondo dei social network con adolescenti connessi senza limiti di tempo e di spazio; lasciamo entrare l'intelligenza artificiale nel mondo del lavoro e non ci chiediamo cosa faremo con i lavoratori di oggi e di domani contaminiamo le persone con scelte personali e dimentichiamo che siamo un popolo con radici cristiane, che deve avere la sua forza nel perdono, ci riempiamo la bocca di proclami e poi ci mettiamo alla stessa tavola con l'errore di chi abbiamo contestato; Finanziamo la difesa armata senza aprire un tavolo internazionale per la PACE portiamo milioni di persone dai paesi meno fortunati ma ci limitiamo al gesto di accoglierli e poi dimentichiamo che vivono per strada, sono sfruttati o nell'ambiente informale; settore e non ci interessa; chiediamo se è così, sarebbe meglio aiutare i paesi da cui provengono, lasciamo che i nostri figli si specializzino, li mandiamo in giro per il mondo nelle migliori e più alte università e noi; Non chiediamoci come fermare questo mondo SOCIAL che stordisce tutti e trasferisce nozioni errate e cattivi esempi che in realtà alimentano la nostra vita quotidiana. Non è questo il mondo che vogliamo raccontare.”
“Al di là di ogni divisione, occorre ritrovare la coesione attorno all'unico e più alto obiettivo del benessere condiviso, fatto non di cose che si possono avere, di ricchezze materiali, ma di cose che si possono fare, di opportunità equamente distribuite, di opportunità artistiche beni di bellezza, ambientali e culturali di cui si può godere”. Meritocrazia Italia chiede ai politici di “avere VISIONE, guardare alla verità dei problemi, per ristabilire finalmente quel rapporto di fiducia con i cittadini che è fondamentale per tendere all'equilibrio sociale e alla leale collaborazione tra Stato e popolazione”.