13 settembre 2024 | 13.08
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La stagione dei grandi licenziamenti nel mondo tecnologico non è finita. Microsoft ha appena annunciato che taglierà 650 posti di lavoro nella sua divisione giochi Xbox. Non sono pochi, perché si aggiungono al resto dei lanci che già raggiungono la divisione gaming, per un totale di 1.900 dipendenti tra Activision Blizzard e la stessa Xbox. E c'è uno schema che si ripete, con licenziamenti che seguono le acquisizioni di altre società, tra cui Activision Blizzard, l'editore del famoso 'Call of Duty', per 69 miliardi di dollari nel caso del colosso di Redmond.
Il motivo del taglio del personale conferma una strategia condivisa nel mondo tecnologico. Il CEO di Microsoft Gaming, Phil Spencer, ha spiegato di aver preso la decisione di allineare la struttura del team dopo l'acquisizione e di riorganizzare l'azienda per un successo a lungo termine. Acquisizioni, quindi, che vengono sostanzialmente “scaricate” sul costo del lavoro e, di conseguenza, sull'occupazione.
Ci sono evidenti somiglianze con un altro caso molto recente. Cosa riguarda Wetransfer. Bending Spoons, la società italiana di sviluppo di applicazioni che l'ha acquisita, ha annunciato un piano di licenziamenti che riguarderà fino al 75% della sua forza lavoro. L'obiettivo dichiarato è ricorrente: rendere le aziende acquisite più competitive sul mercato. Bending Spoons ha già fatto lo stesso con altre 'dighe': Evernote, Filmic e Meetup.
Il sito layoffs.fyi, aggiornato ieri, tiene traccia dei licenziamenti nel settore tecnologico. Nelle prime 20 posizioni della classifica delle aziende che hanno tagliato più posti di lavoro nel 2024, oltre a Microsoft e Wetransfer, tra le grandi aziende figurano anche Apple e IBM. In totale, quest'anno sono già stati licenziati 136.360 lavoratori provenienti da 435 aziende del settore. Nel 2023, anno buio della tecnologia, erano 264.220 in 1.193 aziende. L'emorragia non si è fermata, anche perché ad ogni acquisizione effettuata segue subito una dolorosa ristrutturazione. (Di Fabio Insenga)